FLORALEDA SACCHI

Floraleda Sacchi è riconosciuta dalla critica come una delle più interessanti arpiste sulla scena internazionale:
Floraleda s’inventa un capitolo affascinante della storia moderna dell’arpa” (La Repubblica), “la miglior arpa che abbiate mai sentito” (American Record Guide) “l’arpa di Floraleda si sposa particolarmente bene alla logica minimalista” (The Indipendent)…

Floraleda ha inciso per le principali major discografiche (Decca, Deutsche Grammophon, ecc.). Attualmente incide per Amadeus Arte, etichetta da lei fondata, distribuita internazionalmente.

Ha vinto 16 premi in competizioni musicali internazionali e ha suonato in importanti sale e festival, tra cui:
Carnegie Hall-Weill Recital Hall e Palazzo delle Nazioni Unite (New York), Gewandhaus-Mendelssohn Saal (Lipsia), Konzerthaus-Kleiner Saal (Berlino), Auditorium Binyanei Hauma (Gerusalemme), Sala Verdi (Milano), Prefectural Hall Alti (Kyoto), Salle Varèse (Lione), Gasteig (Monaco), Concerts de la Croix Rouge (Ginevra), Gessler Hall (Vancouver), Glenn Gould Studio (Toronto), River Concert Series (Washington), Società del Quartetto Milano, Festival Musica no Museo (Rio de Janeiro), Auditorium della Conciliazione (Roma), Festival de Carthage (Tunisi), Quintai Hall (Cina), ecc.
Ha collaborato con importanti musicisti e compositori esibendosi in Asia, Australia, Nord e Sud America, Europa e Africa.

E’ stata solista con numerose orchestre in tutto il mondo. Tra le collaborazioni vanno ricordati i seguenti progetti:
Nel 2014 ha registrato e presentato in prima esecuzione un concerto per arpa e orchestra d’archi composto da Manuel De Sica con la Filarmonica Toscanini (edito in CD per Brilliant Classics).
Nel 2018 ha presentato un nuovo concerto dedicato a lei dalla compositrice Claudia Montero. Registrato con la City of Prague Philharmonic Orchestra il concerto è stato pubblicato nell’album “Magica y Misteriosa” che ha ottenuto il Latin Grammy nel 2018 come Best Classical Album.

Dal 2015, accanto al repertorio classico, intraprende un nuovo percorso più personale nel fare musica, componendo propri brani e applicando elettronica, looper ed effetti all’arpa, per sviluppare un suono estremamente personale e una nuova identità artistica. Il suo primo progetto in questa direzione, “Darklight” (2017), rimane per molto tempo in vetta alle classifiche classiche in vari paesi del mondo.

Il suo ultimo progetto “Oltremare” edito il 14 agosto 2020 ha ottenuto su Spotify oltre 160.000 ascolti in 15 giorni confermandola come una delle arpiste più note e ascoltate al mondo, allo stesso modo la sua cover “Primavera” ha raggiunto la 19° posizione della classifica Italiana (tutti i generi) l’11 gennaio 2021, un risultato solitamente impensabile per un brano per arpa ed elettronica.

Floraleda ha composto musica per il teatro e il cinema. Tra i vari progetti va ricordato “Donna non rieducabile” (con Ottavia Piccolo). Lo spettacolo ha superato le 170 repliche (dal Parlamento Europeo di Buxelles ai principali teatri italiani) ed è stato trasformato da RAI 2 in un film, presentato alla 66° Biennale del Cinema di Venezia e commercializzato in DVD da PromoMusic.

A 21 anni ha ottenuto il premio Harpa Award (Praga, 1999) per il suo libro su Elias Parish Alvars (Odilia Publishing), autore romantico per cui è tutt’oggi considerata l’esperto di riferimento.
I suoi articoli sono apparsi in tutto il mondo su testate giornalistiche specializzate (American Harp Journal, Harpa, World Harp Congress Review) contribuendo alla riscoperta di vari autori.

Nata a Como, ha deciso di suonare l’arpa ispirata dai dischi di Annie Challan. Ha studiato al Conservatorio di Como e si è perfezionata in Germania, Stati Uniti e Canada con Alice Giles, Alice Chalifoux e Judy Loman.

Accanto alla carriera concertistica, Floraleda ha da sempre affiancato la direzione artistica di manifestazioni culturali. E’ attualmente direttore artistico di due festival (a Como e Milano), un’etichetta discografica e delle attività culturali dell’associazione Amadeus Arte.

E’ docente di arpa al conservatorio “F. Torrefranca” di Vibo Valentia.